Le serp (Search Engine Results Pages) sono quelle pagine che ci vengono mostrate dopo aver digitato una parola chiave o query su Google o su altri motori di ricerca.

Le serp sono quindi pagine di risultati. Se per esempio cerchiamo “hotel Milano” ci verranno restituite delle pagine con dei risultati posti secondo un ordine che non è ovviamente casuale ma determinato da algoritmi complessi.

Il lavoro del consulente seo (search engine optimization) è quello di portare le pagine del sito del proprio cliente in alto in questa graduatoria di risultati e contemporaneamente quello di mettere in atto strategie per far sì che questi link (alle pagine del cliente) vengano cliccati spesso. Non è sufficiente che un link sia visto ogni volta che un utente esegue una ricerca su Google ma bisogna cercare il più possibile che questo link sia cliccato.
Il CTR (Click-through rate) considera proprio questo, ovvero il rapporto tra le volte che un annuncio (con un link al proprio sito) appare e le volte che effettivamente l’utente clicca sul link per entrare nel nostro sito. Se ad esempio l’annuncio appare 100 volte e ci clicco una volta il ctr sarà dell’ 1%.

Perché questo preambolo?
Non so se ci avete fatto caso ma le pagine di google, a seguito di una ricerca per parole chiave, sono cambiate parecchio nel tempo.
Molto tempo fa (grosso modo fino al 2000) la SERP era costituita solo dai risultati organi o naturali che dir si voglia (risultati non a pagamento presenti nelle SERP di Google, frutto degli algoritmi dei motori di ricerca in risposta alle query degli utenti), oggi si è arricchita invece di una miriade di elementi (box vari) con lo scopo di soddisfare al meglio chi cerca informazioni.

Alle classiche Google ads si sono aggiunte una marea di altri box come google shopping, gli elenchi locali (Google local), Knowledge Graph (https://www.seozoom.it/cose-e-come-funziona-il-knowledge-graph-di-google/), Google my business, local pack, sitelink, people also ask ecc. ecc.
Qualcuno ha contato queste SERP features e sono almeno una trentina.
Tutto ciò può comparire a seguito di una nostra ricerca e, insieme ai link organici (su cui lavora il consulente seo), ci sono queste funzionalità aggiuntive che vanno ad arricchire la pagina.

Certo, per Google sono un aiuto concreto all’utente in quanto il suo scopo è quello di azzerare i clic sui link (concetto espresso da google stesso) affinché l’utente possa trovare quel che cerca senza cliccare sui link organici e quindi senza uscire dall’ecosistema di Google. Infatti, ca. il 65% delle ricerche su Google si concludono nella stessa pagina di Google senza effettuare alcun clic su link organici e non.

E’ inutile negare che questi nuovi elementi come il carosello di google shopping, le risposte dirette subito presenti dopo la nostra query, google ads sempre più invasive ecc. rubano spazio e diminuiscono la visibilità dei risultati
organici. Facendo certe ricerche ci si può accorgere per esempio che il primo risultato organico appare quasi a metà pagina e comunque dovendo scrollare la pagina verso il basso su quasi tutti i dispositivi .

E’ intuitivo che tutto ciò va ad incidere sull’attività SEO non solo in termini di visibilità ma, considerato tutti questi elementi di distrazione, anche sul CTR .

Eppure, fare SEO è ancora importante!
Sì, perché accanto a quanto esposto dobbiamo tenere in considerazione alcune statistiche.

Le ricerche su internet sono aumentate durante la pandemia del 50/70% ( fobers.com)

A parte quel particolare periodo mediamente dal 1999 ad oggi le ricerche su Google aumentano di ca. il 10% ogni anno ( firstsiteguide.com.) e il tasso di crescita degli utenti internet globali è dell’8,2% all’anno. Ci sono ca. 40 mila ricerche su google ogni secondo.

In sintesi il mondo di Google e di internet è sempre più utilizzato sia su mobile che su desktop per cercare informazioni (per attività locali, ecommerce ecc.) pertanto esser presenti nei risultati organici è ancora fondamentale.

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Dr. Frederick Lahodny

Even though using “lorem ipsum” often arouses curiosity due to its resemblance to classical Latin, it is not intended to have meaning. Where text is visible in a document, people tend to focus on the textual content rather than upon overall presentation.